Perché le donne hanno bisogno delle altre donne.
- LAURA MANNUCCI
- 22 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 mag

Ciò che scegliamo quando scegliamo di essere vicini.
Ci sono legami che ci salvano. Che ci sostengono in silenzio, senza bisogno di essere nominati. Si fanno presenti proprio nei momenti in cui tutto sembra un po’ o molto fuori asse.L’amicizia tra donne, in particolare, ha qualcosa di straordinariamente potente. Non si tratta solo di esperienze condivise o interessi comuni. A volte, non c’è nemmeno molto di tutto questo. Ma quando si crea una connessione vera, una di quelle che non chiede spiegazioni, sembra che il corpo intero possa finalmente tirare un sospiro di sollievo.
E non è un caso. È biologia. È ciò che si chiama co-regolazione. Quando siamo in presenza di qualcuno che si prende cura di noi con sincerità, che ascolta senza giudicare, che ci vede nei nostri momenti più disordinati e vulnerabili, il nostro sistema nervoso lo registra. Si rilassa. Lo stress diminuisce, il battito cardiaco si stabilizza, e quello che sembrava insopportabile diventa solo un po’ più gestibile.
Stare con qualcuno che ci vuole bene, davvero, è letteralmente terapeutico.
La vita non ci accade semplicemente
Si dice spesso che la vita è imprevedibile, che pianificare troppo non serve. E sì, in parte è vero. Ma è anche vero che non siamo semplici spettatori della nostra storia. Ogni giorno facciamo delle scelte. Anche quando evitiamo una conversazione, lasciamo un messaggio senza risposta o ci allontaniamo da qualcosa che ci mette a disagio anche quella è una scelta.
Scegliamo quali legami coltivare. Quali storie continuare a raccontarci. Chi accogliamo nei momenti di gioia, e chi lasciamo sedere accanto a noi nei momenti di dolore.
E la vita, che spesso fa male per le ingiustizie, per le difficoltà economiche, per la malattia, per la perdita fa meno male quando non la portiamo da soli. La disperazione non è un’eccezione personale. Non capita solo a noi.Capita a tutti.Non è “Perché proprio a me?”, ma “Succede anche a me”. E in qualche modo, saperlo cambia tutto.
Cosa fiorisce e cosa no
Le relazioni, come i giardini, hanno bisogno di cura. Alcune sbocciano quasi senza sforzo. Altre, per quanto impegno ci mettiamo, non riescono mai a mettere radici. E alcune—anche se è difficile ammetterlo—non fanno che prosciugarci, lentamente e in silenzio.
Ci sono legami che ci restituiscono una versione più calma, più autentica di noi stessi. E ce ne sono altri che, anche dopo anni, continuano a farci dubitare del nostro valore, della nostra voce, della nostra direzione. Con il tempo, e spesso passando attraverso il dolore, impariamo a riconoscere la differenza.
Lasciare andare un legame che un tempo è stato importante non è semplice. Ci sono ricordi, lealtà, speranze in cui avevamo creduto. Ma il giardino è nostro.Possiamo scegliere cosa vogliamo continuare a far crescere e cosa no. Possiamo scegliere chi vogliamo accanto a noi nel cammino.
E anche questa è una forma di guarigione.
Le donne che scelgono di essere gentili
L’amicizia tra donne ha un potere enorme.Quando non c’è competizione, né giudizio, quando non c’è bisogno di dimostrare nulla, diventa qualcosa di raro: un rifugio. Uno spazio sicuro, dove possiamo semplicemente essere.
Non tutte le donne che incontriamo lungo il cammino diventeranno quel tipo di presenza. Alcune portano con sé un dolore non elaborato, e finiscono per proiettarlo. Alcune cercheranno di rimpicciolirci per sentirsi più grandi. Altre non riusciranno a vederci davvero, offuscate dal filtro della propria storia.
E va bene così. Non tutti i legami sono fatti per durare.Quello che conta è imparare a riconoscere la differenza: quei rapporti che portano sollievo al corpo, che non mettono in discussione il nostro valore, che ci permettono di respirare con più libertà e leggerezza.
Un gesto, oggi
Se tutto questo ti risuona, prova qualcosa di semplice oggi: manda un messaggio a un’amica. Non serve che sia una conversazione profonda. Anche solo un “Stavo pensando a te” può bastare.I piccoli gesti quotidiani sono un modo potente per prenderci cura di quel giardino.
Perché non si tratta solo di ciò che ci accade. Si tratta di cosa scegliamo di farne.E quando scegliamo la compagnia che ci abbraccia, invece di quella che ci accusa o ci prosciuga, stiamo facendo una scelta consapevole, silenziosa e potente: stare dalla parte della cura.
E quella scelta, da sola, è già un passo verso la guarigione.
Vuoi parlare delle tue relazioni?
Ti senti stanco di mantenere rapporti che non restituiscono nulla?In terapia possiamo esplorare insieme quei nodi, scioglierli con delicatezza e iniziare a immaginare nuovi modi di stare in relazione.Con meno sensi di colpa. Con più chiarezza. Con tenerezza.
Perché tutti noi meritiamo una compagnia che ci veda davvero, anche quando facciamo fatica a crederci.
Laura Mannucci
Psicologa
Lavoro nel rispetto del ritmo e della storia di ogni persona, con un approccio integrato che unisce strumenti della terapia cognitivo-comportamentale, della mindfulness e della teoria polivagale.
Credo profondamente che non siamo fatti per affrontare il dolore da soli, e che il legame terapeutico possa diventare uno spazio di regolazione, sollievo e chiarezza.
Accompagno persone che attraversano ansia, lutti, relazioni complesse o semplicemente quei momenti in cui tutto sembra confuso, e non si sa più bene cosa si cerca ma si sa che così non si può andare avanti.
La prima seduta è uno spazio di incontro, senza etichette né pressioni.Solo un tempo per portare ciò che pesa, e cominciare con dolcezza.
Prima seduta gratuita.. Parliamone.
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